19 mag 2025, 08:32 GMT+2 Uno sguardo alla giornata dei mercati europei e globali a cura di Wayne Cole: La giornata asiatica è stata finora negativa: le vendite al dettaglio sotto le aspettative in Cina hanno sottolineato la distanza che il Paese deve percorrere per passare da un'economia basata sulle esportazioni a un'economia trainata dalla domanda interna. È evidente che i consumatori non sentono la voglia di comprare e non è ovvio che Pechino voglia cambiare le cose. Intanto il presidente Usa Donald Trump sta dicendo agli americani che devono vivere con meno bambole e matite, promuovendo al contempo politiche commerciali che indirettamente spingono i consumatori cinesi a comprare di più. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent ha invitato i potenziali partner commerciali a proporre accordi "in buona fede" se non vogliono rischiare di vedersi recapitare per lettera un'aliquota tariffaria. Ha anche lasciato intendere che gli Stati Uniti hanno tempo per trattare solo con i 18 principali partner commerciali e che il resto potrebbe dipendere da come tira il vento. La tariffa effettiva per le importazioni statunitensi rimane comunque intorno al 13%, la più alta dagli anni '30, equivalente a un aumento delle tasse pari all'1,2% del Pil, che Trump chiede a Walmart WMT di assorbire riducendo i margini piuttosto che scaricarlo su clienti elettori.
La tariffa effettiva per le importazioni statunitensi rimane comunque intorno al 13%, la più alta dagli anni '30, equivalente a un aumento delle tasse pari all'1,2% del Pil, che Trump chiede a Walmart WMT di assorbire riducendo i margini piuttosto che scaricarlo su clienti elettori. Sarà interessante vedere cosa Target TGT, Lowe's e Home Depot avranno da dire questa settimana su questa idea, che sa tanto di fissazione dei prezzi da parte dello Stato in un'economia di controllo di tipo sovietico.
Sarà interessante vedere cosa Target , Lowe's e Home Depot HD avranno da dire questa settimana su questa idea, che sa tanto di fissazione dei prezzi da parte dello Stato in un'economia di controllo di tipo sovietico. Trump ha bisogno delle entrate derivanti dai dazi, in parte, per finanziare il suo pacchetto di tagli alle tasse, che ha finalmente superato l'esame di una commissione della Camera dei Rappresentanti e potrebbe essere votato nel corso della settimana. Secondo le stime, questo progetto molto ampio aggiungerà tra i 3.000 e i 5.000 miliardi di dollari al debito nazionale nell'arco di un decennio, ed è stato uno dei motivi per cui la scorsa settimana anche Moody's ha declassato gli Stati Uniti. I rating non hanno più avuto molta importanza dalla crisi finanziaria, quando la debacle dei subprime ha macchiato la reputazione di alcune agenzie e i fondi hanno abbandonato i mandati tripla A. Tuttavia, la notizia sembra aver colpito gli investitori stranieri, già sconcertati dalla natura erratica della politica statunitense, e oggi i futures di Wall Street sono scesi dell'1% o più. I rendimenti decennali sono in rialzo di circa 5 punti base e il dollaro è in calo, anche se modesto. Da parte loro, i tori dell'euro saranno sollevati dalla vittoria a sorpresa di un candidato pro-Ue alle elezioni rumene, oltre che dalle vittorie dei partiti centristi in Polonia e Portogallo. I principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati oggi: - Dati finali Cpi dell'Ue per il mese di aprile - Tra i relatori della Fed figurano il presidente della Banca di Atlanta Raphael Bostic, il vicepresidente Philip Jefferson, il presidente della Banca di New York John Williams, il presidente della Banca di Dallas Lorie Logan e il presidente della Banca di Minneapolis Neel Kashkari.
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