I mercati si preparano alla tripletta dell'inflazione

26 feb 2024 07:50 CET

Uno sguardo alla giornata sui mercati europei e mondiali di Wayne Cole

Questa settimana è tutta dedicata all'inflazione, con i mercati che prevedono un rischio di rialzo per la lettura core degli Stati Uniti e una possibilità di ribasso per i prezzi al consumo europei e giapponesi.

La misura core dei prezzi delle spese per consumi personali (Pce) dovrebbe aumentare dello 0,4%, con un rischio di 0,5% m/m, mentre non molto tempo fa i mercati speravano in un aumento dello 0,2%.

In parte ciò è dovuto all'"effetto gennaio", che vede i prezzi di molti beni e servizi aumentare all'inizio dell'anno, in particolare per l'assistenza sanitaria.

In effetti, la misura Pce dei servizi core al netto delle abitazioni, a cui i membri della Fed amano fare riferimento, potrebbe aumentare dello 0,6% m/m, registrando il maggior incremento dal dicembre 2021.

Il ritmo semestrale annualizzato potrebbe quindi salire a circa il 2,5%, dopo due mesi di corsa appena al di sotto del 2%, e questo è uno dei principali motivi per cui il mercato ha rimandato da maggio a giugno la data prevista per il primo taglio dei tassi della Fed. (FEDWATCH)

Questa settimana sono previsti almeno 10 interventi della Fed, tra cui quello dell'influente capo della Fed di New York John Williams, mentre il presidente Powell terrà la sua testimonianza al Senato il 7 marzo.

Il dato dell'inflazione nell'Unione europea di venerdì è visto in rallentamento al 2,5% dal 2,8%, con il core al 2,9% contro il 3,3%. Questo porterà quasi certamente la Bce a ridurre le previsioni di inflazione nella riunione di marzo, anche se il mercato non vede quasi nessuna possibilità di un taglio dei tassi. La probabilità dei futures è di circa uno su tre per un allentamento ad aprile e quasi completamente prezzata per giugno. (0#ECBWATCH)

I dati sull'inflazione di Germania, Francia e Spagna, in uscita giovedì, fungeranno da antipasto per il banchetto principale.

Le attese per l'andamento dei prezzi del Giappone, in uscita martedì, dicono che dovrebbe rallentare all'1,8% su base annua, dal 2,3% di dicembre, anche se la misura core è vista al 3,3% e ancora al di sopra dell'obiettivo del 2% della Banca del Giappone.

Un simile rallentamento dell'inflazione sembrerebbe sconsigliare un inasprimento delle politiche monetarie, ma i funzionari della BOJ hanno attribuito maggiore importanza all'aumento dei salari, inducendo i mercati a scommettere che la banca porterà i tassi a zero in marzo o aprile, rispetto all'attuale -0,1%. (0#BOJWATCH)

Anche il mercato dei Treasury deve affrontare una settimana difficile per quanto riguarda la nuova offerta, con 127 miliardi di dollari di titoli a due e cinque anni in scadenza lunedì e altri 42 miliardi di dollari di titoli a sette anni in scadenza martedì.

Inoltre, c'è il rischio non banale che alcune agenzie governative statunitensi vengano chiuse se il Congresso non riuscirà a trovare un accordo su una proroga dei prestiti entro venerdì.

Venerdì verrà pubblicato il Pmi cinese di febbraio, per il quale gli analisti prevedono un leggero miglioramento a 49,5, mentre l'indagine Ism statunitense sull'industria manifatturiera dovrebbe anch'essa salire a 49,5.

I principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati oggi:

- Intervento del vice governatore della Banca d'Inghilterra Sarah Breeden e del capo economista Huw Pill

- Partecipazione del presidente della Bce Christine Lagarde al dibattito in plenaria sul Rapporto annuale della Bce

- Il presidente della Fed Bank of Kansas City Jeffrey Schmid interviene sulle prospettive economiche e di politica monetaria