Il Nikkei continua a ruggire mentre lo yen vacilla

13 feb 202408:31 CET

Uno sguardo alla giornata dei mercati europei e globali a cura di Ankur Banerjee

L'inizio scoppiettante del 2024 per il Nikkei NI225 non mostra segni di arresto, con il benchmark giapponese che oggi ha toccato un altro picco di 34 anni, mentre lo yen vacilla verso la soglia psicologica di 150 per dollaro USDJPY.

Quest'anno il Nikkei ha superato continuamente picchi pluridecennali, avvicinandosi lentamente al massimo storico di 38.957 toccato nell'ultimo giorno di contrattazioni del 1989.

Oggi il benchmark ha toccato 37.930, il massimo dal febbraio 1990, ed è in procinto di registrare un guadagno del 13% per l'anno in corso. E questo dopo l'impennata del 28% del 2023, che lo ha reso il mercato azionario più performante dell'Asia.

La tesi d'investimento rimane la stessa: basse valutazioni e cambiamenti nella governance aziendale, che rendono il mercato interessante per gli investitori stranieri anche dopo che questi hanno investito 6.300 miliardi di yen (42,1 miliardi di dollari) in azioni giapponesi lo scorso anno.

Ma quest'anno ha portato anche forti risultati in termini di utili, mentre lo yen sta tornando a vacillare verso il livello sempre cruciale di 150 per dollaro. Le autorità hanno iniziato a fare pressioni sul mercato per frenare la caduta dello yen.

Con la Cina chiusa questa settimana per le festività del Capodanno lunare, le contrattazioni in Asia saranno probabilmente sottotono, anche se domani le elezioni in Indonesia saranno al centro dell'attenzione e potrebbero causare qualche trambusto sul mercato.

A giudicare dai mercati dei futures, la seduta asiatica sembra lasciare il posto a un'apertura cupa in Europa. Con lo STOXX 600 paneuropeo SXXPvicino ai massimi di due anni, gli investitori potrebbero cercare di prendere profitto.

Il dato sull'inflazione statunitense sarà l'evento principale della giornata e offrirà indizi sulla direzione dei tassi.

Sebbene gli operatori abbiano ridotto drasticamente le loro aspettative sull'entità del taglio da parte della Fed quest'anno e si aspettino ora 111 punti base di riduzione, si tratta di capire quando - e non se - la banca centrale statunitense inizierà un ciclo di allentamento.

Ma prima, i trader ragionano sui dati relativi ai salari medi settimanali del Regno Unito che contribuiscono a valutare lo stato di salute del mercato del lavoro, nonché a stabilire se le pressioni inflazionistiche sul mercato si stiano raffreddando.

La Banca d'Inghilterra ha ribadito che l'inflazione è troppo al di sopra del suo obiettivo del 2% per rischiare un taglio prematuro, e la sterlina GBPUSD sta emergendo come target del carry trade.


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Thomson ReutersNikkei touches 34-year high


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Thomson ReutersKeep calm and carry sterling