In Cina si festeggia, al via settimana 'clou' per banche centrali

18 mar 2024 08:33 CET


Uno sguardo alla giornata sui mercati europei e globali, di Wayne Cole

Avvio di settimana all'insegna della tranquillità in Asia anche se dalla Cina sono giunte sorprese positive con la produzione industriale e le vendite al dettaglio migliori delle attese.

L'aumento del 7% annuo della produzione di gennaio e febbraio, combinato con l'effetto del Capodanno lunare, ha superato di gran lunga il consensus del 5% offrendo nuove evidenze che la crescita delle imprese a livello globale sta prendendo nuovo slancio. Per un eventuale rafforzamento di questo messaggio occorrerà aspettare giovedì quando verranno diffusi gli indici Pmi.

Sempre in Cina, non ha provocato altrettanto entusiasmo il calo del 9% su base annua degli investimenti immobiliari che offre nuovi spunti alla Banca centrale del Paese per abbassare i tassi nella giornata di mercoledì.

La settimana è ricca di appuntamenti sul fronte delle banche centrali alle prese con le riunioni di politica monetaria negli Stati Uniti, in Giappone, Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Australia, Indonesia, Taiwan, Turchia, Brasile e Messico.

Al centro del dibattito degli investitori la possibilità che la Banca del Giappone ponga fine a otto anni di tassi di interesse in territorio negativo e concluda o modifichi la propria politica di controllo della curva dei rendimenti.

Sabato il quotidiano Nikkei si è unito al coro di chi anticipa questo scenario soprattutto dopo che le principali aziende hanno concesso i maggiori aumenti negli stipendi degli ultimi 33 anni.

Tuttavia esiste anche la possibilità che la Banca centrale nipponica attenda la riunione del 26 aprile, quando pubblicherà le nuove previsioni economiche, per varare questa decisione.

I mercati però sembrano credere che la decisione verrà presa questo mese considerato che i tassi a un mese (JP1MT=RR) sono passati in territorio positivo per la prima volta dal 2016, anche se ad appena lo 0,01%. Lo yen ha perso terreno e il dollaro ha riguadagnato la soglia di 149,00 USDJPY.

Questo trend riflette anche le aspettative del mercato che la BoJ metta in evidenza che non intende inasprire la propria politica ma piuttosto passare lentamente a un nuovo contesto monetario.

FOCUS SU DOT PLOT

Domani sarà la volta anche della Banca centrale dell'Australia che dovrebbe mantenere i tassi al 4,35%.

La Federal Reserve, il cui verdetto verrà reso noto mercoledì sera, dovrebbe mantenere i tassi al 5,25-5,5% mentre l'attenzione degli investitori sarà rivolta alle previsioni su tassi e inflazione.

Secondo gli analisti, i banchieri centrali leggeranno la recente serie di dati sull'inflazione come un'eccezione statistica anche se esiste il rischio che le stime sul percorso del costo del denaro indichino due tagli dei tassi di 25 punti base quest'anno anziché tre come in precedenza.

I futures (0#FF:) ora prezzano una probabilità di circa il 58% di un primo taglio dei tassi a giugno, rispetto al 75% di una settimana fa, e un allentamento totale di circa 73 punti base per quest'anno. (FEDWATCH)

Molto dipenderà dai toni che il presidente Jerome Powell sceglierà di adottare nella successiva conferenza stampa.

La Banca d'Inghilterra si riunirà giovedì e probabilmente manterrà il tasso di interesse al 5,25%. Un primo taglio a giugno è prezzato al 50% mentre una riduzione di 25 punti base in agosto è data per certa su tagli complessivi per 60 punti base in tutto il 2024. (0#BOEWATCH)

Da ricordare che mercoledì verranno diffusi i dati sull'inflazione di febbraio, in grado di influenzare le decisioni della riunione.

Giovedì sarà la volta della Banca Nazionale Svizzera: i mercati vedono una probabilità di circa il 29% che l'istituto possa tagliare il tasso, attualmente all'1,75%.

Negli ultimi due mesi il cross franco svizzero/euro è sceso dai massimi storici CHFEUR ma il tasso di cambio reale è ancora il più alto mai raggiunto dopo il breve picco indotto dalla crisi del 2011.

Principali driver di seduta:

- Banca del Giappone, al via meeting

- Bce, intervento supervisore bancaria Claudia Buch

- Zona euro, lettura finale inflazione febbraio, bilancia commerciale gennaio