19 giu 2025, 08:30 GMT+2 Uno sguardo alla giornata per i mercati europei e globali a cura di Johann M Cherian Le speculazioni su un potenziale intervento degli Stati Uniti in Medio Oriente hanno catturato l'attenzione dei mercati questa settimana, innervosendo gli investitori altrimenti concentrati su una serie di riunioni delle banche centrali che dovrebbero fornire previsioni su crescita e inflazione. Donald Trump tiene il mondo sulle spine circa la possibilità che gli Stati Uniti si uniscano alla campagna aerea israeliana contro l'Iran, dichiarando ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca: "Potrei farlo. Potrei non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò". Bloomberg News ha scritto che alti funzionari statunitensi si stanno preparando per un possibile attacco all'Iran nei prossimi giorni. Questa ambiguità tiene i mercati in ansia da quasi una settimana, mentre emergono crepe tra la base di sostenitori di Trump, alcuni dei quali temono che il presidente possa allontanarsi dalla sua posizione isolazionista in politica estera. Gli investitori hanno imparato a essere pazienti nella loro risposta allo stile di politica economica spesso imprevedibile di Trump, sebbene gli analisti avvertano che qualsiasi segnale di escalation in Medio Oriente potrebbe innescare una reazione istintiva nei mercati finanziari. Le borse globali si sono costantemente raffreddate dopo il recente rally e gli analisti affermano che la principale preoccupazione dei mercati rimane la mancanza di progressi verso gli attesi accordi commerciali, con la scadenza dei dazi di Trump a meno di un mese di distanza. Gli investitori in obbligazioni dei mercati sviluppati si sono avvicinati agli asset tradizionalmente considerati rifugio con una certa cautela. I titoli decennali di Germania (DE10YT=RR), Gran Bretagna (GB10YT=RR) e Stati Uniti US10Y sono stati scambiati in range stretto nelle ultime sedute.

Gli investitori in obbligazioni dei mercati sviluppati si sono avvicinati agli asset tradizionalmente considerati rifugio con una certa cautela. I titoli decennali di Germania (DE10YT=RR), Gran Bretagna (GB10YT=RR) e Stati Uniti US10Y sono stati scambiati in range stretto nelle ultime sedute. In mezzo a tutte queste incertezze, gli operatori valutano potenziali pressioni inflazionistiche che potrebbero mantenere un atteggiamento aggressivo da parte delle banche centrali. L'aumento della spesa militare nelle economie statunitense ed europea potrebbe far salire i livelli del debito pubblico e indebolire la già flebile propensione per i bond.
Thomson ReutersBiggest spending shifts in Trump 2.0

Ieri, l'ottimismo circa la previsione della Federal Reserve di ulteriori tagli dei tassi quest'anno è stato immediatamente attenuato dalle dichiarazioni di Jerome Powell, secondo cui ci si aspetta che i dazi surriscalderanno i prezzi.
Thomson ReutersBiggest spending shifts in Trump 2.0
Thomson ReutersWhere investors think the Fed is headed

La Banca d'Inghilterra molto probabilmente evidenzierà le possibili ripercussioni del recente picco dei prezzi del petrolio quando annuncerà il suo verdetto di politica monetaria più tardi oggi. Anche le decisioni odierne delle banche centrali di Svizzera e Norvegia saranno al centro dell'attenzione, dopo che la Banca centrale europea all'inizio di questo mese ha scelto di peccare di prudenza accennando a una pausa nel suo ciclo di allentamento. Possibili driver: - Decisioni delle banche centrali di Gran Bretagna, Svizzera, Norvegia e Taiwan - Interventi di Luis de Guindos e François Villeroy de Galhau della Bce - Riunione dell'Eurogruppo in Lussemburgo - I ministri delle finanze dell'Eurozona discuteranno l'adozione dell'euro da parte della Bulgaria e le raccomandazioni fiscali - Mercati statunitensi chiusi per festività Juneteenth
Thomson ReutersWhere investors think the Fed is headed
LINK SINTESI VOCALE : https://t.me/seriamentetrading/2741